Quando
mi preparo il caffè, di solito, faccio la moka da due tazze: una per me
e l'altra per la "per me di più tardi". Lei è poco pretenziosa, lo beve
anche freddo e poco zuccherato. Io adoro berlo caldo, comodamente
seduta al sole e con un biscottino da intingere. Lei no, la me di più
tardi, lo beve anche in piedi e di corsa. Probabilmente dovrei
soffermarmi a pensare sul perchè mi riferisca a me stessa come due
entità separate, come mai la me del futuro è bistrattata e poco
considerata dalla me del presente. Potrei tranquillamente farle un caffè
caldo anche dopo, invece di dale i miei scarti.
Ma adesso non ho tempo per pensarci, è uscito il caffè.
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