venerdì 2 marzo 2012

Alestar


Era stanco. Stanco di stare rinchiuso in quelle quattro mura, al buio. Le gambe indolenzite dallo stare a lungo rannicchiato, i polsi doloranti per le corde troppo strette. Era in quel buco da quattro giorni, ma gli sembravano una eternità. Eppure doveva resistere. Sapeva che presto i suoi aguzzini avrebbero iniziato a non tollerarsi più, dandogli così modo di sgattaiolare via. Doveva solo aspettare. Era fuori discussione abbandonare tutto adesso, dopo che aveva organizzato il piano fin nei minimi dettagli. Il rapimento era uno di questi.

Era stato facile. Aveva subito individuato nel clan che si definiva "dei ribelli" i due elementi più ottusi e che si sopportavano meno, ottimi quindi a fargli da guardia. Era bastato rubare l'anello di Acrio, il capo di quella sgangherata banda di vampiri ancora troppo giovani e scarsamente avvezzi al mondo, per firmare il finto ordine.

"Rapite Alestar la notte prima della cerimonia di rinascita e portatelo all'alloggio 4 del primo livello. Lì avrò già predisposto la sua cella; non fate mancare cibo ed acqua al nostro cagnolino, non lasciate la postazione fino a mio nuovo ordine e, per nessuno motivo, neanche sotto tortura, fate parola di tutto ciò. La causa o la morte".

Acrio era borioso quanto inetto. Si era autoproclamato capo dei ribelli ed aveva sposato quella causa che, non capiva, andava contro gli interessi del suo stesso clan. Farlo innamorare della presunta libertà era stato più semplice del previsto: annoiato, viziato, protetto nipote del Nobile, non aspettava altro che una occasione per divertirsi. Era bastato fargli assaggiare sangue di uomo libero. Era bastato sussurrare in quelle orecchie presuntuose e fertili, le paroline "Nobile anziano" seguite da "legittimo erede", per lasciarsi soggiogare dalla dolcissima idea del potere. 

Il livello superiore era accessibile solo agli esperimenti come lui, e all'allevamento: gli unici a poter girare anche alla luce del sole senza subire danni. Nessuno di autorevole sarebbe venuto a curiosare lì, e se fosse arrivato qualcuno di basso livello, i due aguzzini lo avrebbero conciato per le feste.

Non gli restava che attendere.

2 commenti:

  1. "la capacità ce l'ha, le descrizioni sono buone,
    bisognerebbe vedere come si comporta con un racconto più lungo" e intanto questo era daniele :)

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  2. Ringrazio Daniele per la critica e per aver letto.
    Ma sopratutto ringrazio te, Des.
    :)

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