Avete presente il glicine? Dall'esterno da l'impressione di
fragilità. Le sue foglie, i suoi frutti, ricoprono tutto; verdi in primavera,
nascondono la sua vera essenza. In estate si spande quel suo colore a grappoli che
sa d'oriente e il profumo pungente: anche questi espedienti per mascherarsi.
Inebriante, accecante, assordante , ti confonde e ti costringe a ricordare con
lui la terra natìa, ti trascina dove vuole, ti distoglie da ciò che realmente
è. Solo in inverno, quando decide che è troppo stanco per nascondersi ancora,
si mostra, in tutta la sua possente e stabile natura: ti permette di ammirare
il suo fusto che è forte e stritolatore; le sue lunghe dita di fanciulla si
insinuano sempre più lontano per raggiungere mete ancora a lui sconosciute. Da
un solo fusto riesce a spandersi per decine di metri, per sfiorare nuove
realtà, avere nuove conoscenze. Avete presente il glicine? La sua finta caducità?
Allora avete presente l'attesa.
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