domenica 6 maggio 2012

Partenze


"Ti ricordi di questo jeans? Lo indossavo allora."
"Quando?"
"Il giorno del nostro primo appuntamento. Ci abbinai sopra una canotta nera, semplice. Non volevo apparirti troppo curata, ma neanche troppo poco."
"Ah sì, ora me ne ricordo. Ricordo il tuo seno in realtà."
"Che scemo" . Sorrise.
"Ti sono sempre piaciuto scemo" Sorrise di rimando.
"E' vero. All'inizio devo ammettere che non ti sopportavo; quando uscivamo insieme a Jeane e gli altri mi stavi molto sulle scatole. Credevo fossi un idiota."
"Invece tu mi sei piaciuta subito. Non so nemmeno perchè sono uscito con Lars e con voi quella sera. Ricordo che mi disse 'Dai, vieni. Stasera c'è la tizia nuova, l'amica di Jeane', ed io accettai. Quando ti vidi fu uno shock. Ci misi un po' a realizzare che mi ero innamorato fin da subito."
"Sì, tipico degli scemi. Fare i dispetti alla donna che ci piace" Tirò fuori la lingua.
"Non so perchè mi comportassi in quel modo. Forse volevo attirare la tua attenzione, a volte ti provocavo per studiare le tue reazioni. Eri una donna sfuggente, misteriosa, bella. Non lasciavi trapelare nulla, eppure dietro i tuoi occhi si intravedeva tutto un mondo. Sei ancora così misteriosa."
"Credo di essere come fumo. Fumo in una bottiglia di vetro. Ingabbiato, chiuso, costretto, ma sempre sfuggente ed impalpabile. Anche se tu sei l'unico a cui ho concesso di togliere via il tappo. E adesso.." Si intristì.
"Willow, sono solo 6 mesi. Passeranno presto. Ci sentiremo ogni tanto, appena potrò. Appena potrai."
"Sì. Lo so."
"Non smetterò di amarti."
"Secondo te è da malati essere felice per il dolore che mi procurerà la tua assenza?"
 "No. Però è contorto"
 "Parecchio. Ma sono felice che mi faccia male, anche solo il pensiero, perchè mi sbatte in faccia quanto ancora ci tenga a te"
"Ti amo donna del mistero"
"Ti amo uomo tutto scemo"

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