Ed
all'improvviso il mondo si spense.
Era sola
in quel budello. La torcia l'aveva abbandonata, chissà forse le pile erano
scariche oppure aveva già attraversato la barriera. Il cuore batteva
all'impazzata, rumori sconosciuti e fino a quel momento non percepiti,
sembravano assordarla. Il fiato sembrava spezzarlesi in gola. Un basso ringhio
dietro la schiena la fece sobbalzare. Il buio era totale, eppure brulicava di
creature. Si costrinse a calmarsi concentrandosi sul proprio respiro.
Inspirare.
Espirare. Inspirare. Espirare.
D'un
tratto, una consapevolezza dolorosissima la investì: si trovava al di là della
barriera magica. Da questo momento in poi, doveva dimenticare il mondo
conosciuto e civilizzato, per entrare in un medioevale mondo fatto di magie,
esseri fatati, mostri e cavalieri.
Il
ringhio si fece più vicino. Sapeva che i suoi sensi erano tesi e in allerta, e il
non sentire nessun odore della bestia, nessun minimo rumore che le sue zampe
potessero fare, significava solo una cosa: illusione.
"Non
devo credere che sia vero" si disse.
Infatti
a poco a poco, il buio cessò di essere foriero di vita, per restare soltanto
buio. Denso, fetido, spaventoso buio.
"Bene.
Non credevo che ce la potessi fare così presto. Sono sorpreso"
Una voce
fredda riecheggiò tra i cunicoli. Una voce familiare.
"Chi
sei? Mostrati."
"Sono
proprio davanti a te. Illuminami." la schernì la voce.
Conosceva
le parole da pronunciare, ma non era sicura funzionassero, poichè nel mondo
"normale" la magia era bandita; per quanto si fosse provata, non era
mai riuscita in nessun trucchetto. Ci voleva un grande potere per vincere la
restrizione, e lei, decisamente, non lo aveva.
"Aleacta
lux".
Un globo
di luce azzurra comparve nella sua mano, sorprendendola non poco.
"Brava.
E adesso guardami".
Il globo
si avviò verso la voce, quasi fosse attratto da una forza misteriosa. Per un
attimo illuminò un volto di un giovane uomo, i suoi occhi vitrei, e una bocca
aperta, spalancata. Il globo di luce si tuffò all'interno della gola sparendo,
e fu di nuovo buio.
"Io
sono l'oscurità. La tua pallida luce è attratta da me, desiderosa di
illuminarmi, ma serve solo a nutrire il mio buio. Anche l'oscurità emette luce, sai?".
E così
dicendo, l'intero cunicolo venne avvolto da una strana luce nera, spettrale.
Come se la notte fosse entrata d'improvviso sotto terra, rischiarando.
Così le
permise di vederlo.
"Luke..."
Colui
che era venuta a salvare, colui che amava profondamente, era colui che avrebbe
dovuto sconfiggere.
MI piace assai.
RispondiEliminaGrazie! ^_^
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